Recensione – “Come si sta al mondo” di Davide Martirani

Per descrivere il romanzo Come si sta al mondo, opera prima di Davide Martirani, impiegherei due aggettivi: potente e sorprendente. La scrittura è densissima e introspettiva, e ci trasporta nei sentimenti e nelle sensazioni viscerali della protagonista, Maria. La narrazione racconta la sua vita di lavoro, ricostruendo la sua infanzia e adolescenza attraverso alcuni flash-back. Maria è una ragazza proveniente dall’Europa dell’Est, trasferitasi in Italia con la madre in cerca di impiego. Il romanzo è fortemente riflessivo: pagina dopo pagina il lettore è sempre più coinvolto nei pensieri angosciosi e allucinati della ragazza, che si ritrova a vivere una vita difficile, prima lavorando in fabbrica e poi come badante di una signora anziana. Maria non ha scelto quella vita, quella vita le è capitata. E costantemente la pervade l’opprimente sensazione di non sapere come si sta al mondo. Questo le viene ribadito dal suo antagonista, il demonio, che ogni tanto appare nella narrazione affacciandosi alla mente di lei e facendola sentire piccola e inutile. È evidente che la ragazza sta sopravvivendo sul filo dell’esaurimento nervoso, all’estenuante ricerca di qualcosa, o qualcuno, che la faccia riemergere dal nulla e rimanere a galla, che le dia una motivazione per vivere. Maria è un nome parlante, vissuto come un fardello dalla protagonista: è il nome della Vergine cristiana Madre di Dio, e questo parallelismo è reso esplicito: «Hai il nome di Nostra Signora», dice alla ragazza l’anziana signora che dovrà accudire (p. 19). Nonostante la sua remissività e solerzia nel lavoro, Maria si sente indegna, inadeguata e portatrice del Male. Una scena del libro la descrive mentre calpesta il demonio parlante, riprendendo la raffigurazione della Vergine Maria che schiaccia il serpente (si veda Genesi 3,15: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”). Nella storia, Maria si muove tra gli ultimi, tra i malati, gli indigenti e le prostitute, sempre tendendo la propria mano per aiutarli, nonostante lei stessa sia sull’orlo della disperazione. Quali sono le colpe di Maria, per le quali si sente così compromessa con il male? Forse la lussuria, celata sotto il nubilato e l’apparente distacco dall’altro sesso? Forse l’invidia nei confronti della cugina Roxana, così bella e studiosa? Lei sì che sembra proprio sapere come si sta al mondo!, salvo trovarsi imbricata in uno schema sociale sessista che la umilia e annienta, ancora e ancora, anche dopo l’espatrio per motivi di lavoro (le pagine dedicate a Roxana sono forse quelle di maggior efficacia narrativa).

Questo romanzo psicologico, in cui la protagonista pensa al male ma fa il bene, costantemente sospesa tra peccato e redenzione, è solido e intrigante: a tratti inquietante, sollecita il lettore a chiedersi il perché della malvagità nel mondo, mentre riga dopo riga accompagna i personaggi del racconto, una serie di invisibili outsider, destinati – Maria in primis – a segnare la vita di coloro che incontrano.

A. Capirossi

Dati del romanzo

Autore: Davide Martirani

Titolo: Come si sta al mondo

Finalista alla trentesima edizione del Premio Calvino

Editore: Quodlibet

Anno di pubblicazione: 2018

Numero di pagine: 248

Una nota di merito speciale per le pagine ariose e il carattere chiaro dell’edizione, che agevola la lettura.

Io con il libro Come si sta al mondo di Davide Martirani.

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