Consigli di lettura: Lara Aversano, Punti senza fine

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Prima di partire per la Francia ho dato una scorsa ai libri che lascerò a casa non potendoli materialmente portare con me *sono tristeeee! vorrei portarmi tutta la libreria, anzi, tutte e due le mie librerie* 😦

Tra questi, c’è Punti senza fine di Lara Aversano, sul mio comodino da sempre, da quando l’ho acquistato e letto, ormai più di un anno fa. È un libro che mi fa bene riprendere quando perdo l’entusiasmo, dati i tempi che corrono, per il campo cui mi sto dedicando da tempo, la letteratura: subito mi riaccende l’animo. Da tempo volevo farne una recensione online, ed è giunto il momento. Ricordo l’aria familiare di questo libro anche a distanza di tempo, l’atmosfera delicata che ivi si respira, la delicatezza nel dipingere i rapporti tra i personaggi (che hanno una consistenza tale che chiamarli personaggi è riduttivo: sono vere e proprie persone). Questo è un libro da e per chi ama la scrittura e che spiega il senso del rapporto scrittore/lettore attraverso esperienze concrete di vita. 

In questo libro, la scrittura assume valore di per se stessa, diventa prezioso spazio di relazione e comunicazione con gli altri; è fonte di legami, anche duraturi e sinceri, con persone che condividono i nostri stessi interessi, gemme di vita. Leggendolo, ci arricchiamo e ci sentiamo parte di una vita in cui la scrittura è uno dei modi di comunicare più rari e preziosi, da conservare.

Ma la prosa, la poesia non sono le sole protagoniste: ci sono anche tutte le altre suggestioni artistiche. Gli occhi sono quelli naif della protagonista, Martine, il cui entusiasmo e curiosità sono contagiosi, per ogni concetto, ogni contatto con parole, musica, immagini. “Altrove”, “vocazione”: sono tutte parole che attraggono, conquistano, “scatenano” Martine.

Ma non è un libro di concetti, anzi, a dire il vero è un libro di sentimenti, e soprattutto di affetti e amicizie. E, sì, anche le amicizie via web: quelle vere, quelle sincere che si possono costruire, le persone cui impari a voler bene anche alla distanza e di cui ti innamori per la loro fragile bellezza e sincerità. Sul web si possono fare anche di questi incontri, bellissimi e che sono spesso consolazione per i momenti della vita che ci appaiono vuoti.

Ed è così che ho conosciuto la scrittrice, Lara: online, con tutta la sua passione per l’arte, la letteratura e la filosofia. Il suo romanzo è un inno alla potenza della scrittura e alla sua preziosità, che, se se ne comprende il reale valore, può risultare salvifica.

La mia citazione preferita è: “Mi metto nelle mani delle parole” (pagine 161): le parole sono personificate, sono le vere protagoniste, sono coloro alle quali ci possiamo aggrappare quando l’esistenza ci sembra confusa.

Alla fine del libro, ho annotato questi appunti, scritti di getto, che riporto senza rielaborare:

– È un romanzo puro, limpido, sereno, e i personaggi che si muovono nella storia hanno tutta la forza e l’autenticità di persone reali, che possiamo aver conosciuto o che desidereremmo conoscere. Sono esperienze di vita, siamo noi.

– È un prezioso inno alle gioie che troviamo nella quotidianità e che spesso non riusciamo a vedere. Questo libro ci scuote, ci risveglia dal torpore.

– Insegnamento: le parole possono diventare scambio autentico, catarsi, salvezza, liberazione, o incomprensione, a volte. Ma si può sempre ricostruire.

– Leggere Punti senza fine fa stare bene: il mondo di Martine è un regno immune dalla malizia e dal negativo, e la descrizione di questo regno è un regalo di ingenua bellezza. Uso “ingenuo” nel senso etimologico: libero, genuino, schietto nei rapporti. Cosa che la quasi totalità dei romanzi che ormai leggiamo assolutamente non sono più: non posseggono la semplicità e l’innocenza della vita vissuta attimo per attimo.

 

Arianna Capirossi

 

Bibliografia: Lara Aversano, Punti senza fine, Gruppo Albatros, Roma, 2012.

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